Il vantaggio principale, ovviamente, verte sulla flessibilità del contratto e sul poter iniettare in azienda alte capacità manageriali a tempo, a seconda del budget disponibile, senza costi aggiuntivi né oneri tipici dei contratti a tempo indeterminato, meglio specificati di seguito:
- Costi: il Temporary Manager viene pagato a giornata effettiva svolta…Ecco perché i costi di un Temporary Manager non si ripercuotono sull’equità interna, sono chiari e prestabiliti, inoltre non hanno ulteriori aggravi tipici del contratto a tempo indeterminato, come i vari benefit: auto, cellulare, PC o gli extra costi di allontanamento come i lunghi preavvisi, bonus uscita, ecc…
- Rapidità: la rapidità di una svolta è spesso prioritaria rispetto all’entità del cambiamento stesso. In altre parole la mancata soluzione di un problema o il mancato avvio di un progetto comportano costi non evidenti, oltre al mancato nuovo fatturato, sempre superiori a quelli del Temporary Manager.
- Flessibilità e competenze: il Temporary Manager consente al cliente di definire su misura la durata del contratto a progetto e/o il numero delle giornate; apporta innovazione, competenze di alto livello e permette di sviluppare progetti nel cassetto o nuovi piani di business, per i quali le risorse interne sono considerate inadeguate.
- Efficacia: il Temporary Manager non è “viziato” dal modus operandi quotidiano, né dai paradigmi del mercato, quindi prospetta soluzioni altrimenti estranee all’azienda; è un soggetto abituato ad agire e può inserirsi nel tessuto aziendale in meno di due settimane perché, avendo già ricoperto ruoli di A.D. o D.G., conosce le dinamiche aziendali, in particolare sa comunicare con le risorse interne ed interagire con queste in tempi brevi.
- Operatività: il Temporary Manager è intellettualmente indipendente, punta al risultato, si immerge da subito nella specifica realtà aziendale, è ben accetto dalla struttura, perché il suo intervento è rivolto alla crescita ed è limitato a un arco temporale ben definito.
- Arricchimento: il Temporary Manager possiede esperienze e visione internazionali, conoscenza del mercato globale, ha accesso a risorse e collaborazioni eterogenee, sviluppa sinergie e… lascia tutto ciò come nuovo patrimonio in azienda.
- Ottimizzazione: anche se l’attività di un’azienda non è in perdita, ci sono sempre grandi spazi di miglioramento, che si possono tradurre in un sensibile aumento del margine, ricercando di volta in volta soluzioni adeguate alla realtà aziendale di partenza.
- Coaching: il Temporary Manager, svolgendo il suo compito, trasferisce know-how e competenze al management interno di riferimento (quadri o nuove generazioni), garantendo il consolidamento dei risultati conseguiti e la continuità al termine del suo intervento.
- Trasferimento delle responsabilità: quando all’imprenditore spetta di compiere delle scelte “delicate”, il Temporary Manager può sostituirsi a lui per il tempo necessario a compierle. Un esempio pratico può essere dato dal caso di necessario ridimensionamento dell’azienda e conseguenti scelte dolorose di licenziamento. Il titolare, specie nelle PMI, conosce personalmente i dipendenti non se la sente quindi di farlo direttamente, ma potrà demandarlo a una persona esterna.
Raffronto dei costi tra dirigente a progetto (Temporary Manager) e dirigente a tempo indeterminato (Permanent Manager)
Un punto particolarmente interessante è il costo del Temporary Manager che, in qualche modo, va raffrontato con quello di un Permanent Manager, cioè assunto a tempo intedeterminato.
Ogni imprenditore lo dovrà calare nella propria realtà aziendale, ma alcune considerazioni valgono per tutti, e vanno ben specificate, in modo da dedurne il giusto valore economico:
- un dirigente lavora in media 10,5 mesi all’anno (togliendo ferie, malattia e permessi), ma percepisce 13 o 14 mensilità; quindi, nel raffrontare i costi col Temporary Manager che, come abbiamo detto, viene pagato a giornata effettivamente svolta, tutto ciò ha una forte incidenza economica; per esempio, a parità di trattamento, un permanent che guadagna 10.000 o più franchi lordi al mese, ha un’incidenza reale – nel caso del contratto con 14 mensilità e rispetto ai 10,5 mesi effettivamente lavorati – diventano 13.333 franchi al mese, cioè un terzo in più del Temporary Manager su base annua!
- un permanent manager, inoltre, ha di solito tutta una serie di benefit che costano molto all’azienda: auto, pc e cellulare aziendale in uso full time, programmi pensionistici, polizze vita ecc. .
- in più vi sono i bonus, o premi di fine anno, che incidono molto. Il Temporary Manager invece difficilmente vi accede, soprattutto nei casi di missioni di durata inferiore a dodici mesi. Tutto ciò può incidere a favore della scelta del Temporary Manager;
- inoltre tra i vantaggi intangibili di un Temporary Manager ci sono due aspetti importanti da considerare: il primo è che il Temporary Manager lavora per rendersi “non necessario” nel più breve tempo possibile; il secondo è il valore del trasferimento di conoscenze e capacità. Al contrario del permanent che, lavorando per rimanere in azienda, in taluni casi, tende a rendersi necessario o, anche, a tesaurizzare i propri “segreti” professionali.
- un ulteriore vantaggio per l’imprenditore nell’utilizzo di un Temporary Manager, sarà il suo ruolo di consigliere su tutte le scelte aziendali strategiche. Infatti, anche se la specificità della missione è concentrata in quel momento su aree ben definite – ad esempio quella della riorganizzazione commerciale –, l’esperienza del Temporary Manager esperto e che ha già gestito aziende in prima persona come A.D. o D.G., potrà essere usata a tutto tondo dal titolare;
A questo proposito, vale la pena ribadire che, molto probabilmente, in precedenti missioni il Temporary Manager avrà già affrontato problematiche di questo tipo e, quindi, le sue esperienze potranno rivelarsi preziose per l’imprenditore, perché fornite a costo sostanzialmente zero.